Stampa da negativo

stampa da negativo

La stampa diretta da negativo è l’originale processo fotografico per ottenere l’ingrandimento di una fotografia. È ancora la luce che, attraversando il negativo, va a imprimere una carta fotosensibile per disegnare ogni minimo passaggio tonale così come la luce della scena ritratta l’ha impresso sulla pellicola.

La minor possibilità di intervento e correzione, rispetto alle lavorazioni che prevedono una traduzione dell’immagine in codici numerici, è compensata dall’effetto di “presenza” che la stampa diretta restituisce a chi osserva le stampe fotografiche.

Il carattere artigianale del processo si differenzia dalla produzione-riproduzione industriale alla quale ormai ci si è abituati anche nell’arte fotografica. Ogni esemplare, per quanto ripetibile come è proprio di ogni fotografia tratta dalla matrice fotografica (il negativo), ha un carattere unico, per il momento irripetibile della sua lavorazione manuale.

Nei suoi laboratori, il Conservatorio della Fotografia realizza stampe analogiche dirette da negativo a colori e in bianco e nero.

Degli esempi:
gigantografia su carta baritata da lastra in vetro originale dell’800 – Roberto Donetta

stampe su carta a colori metallica – Massimo Falqui Massidda